Amstel Gold Race 2018, Gasparotto: “Una corsa che mi dà grosse emozioni. Liegi corsa di Nibali, Freccia spero i compagni mi diano una mano”
Enrico Gasparotto conferma un ottimo feeling con la Amstel Gold Race 2018. Già due volte vincitore della Classica della Birra, malgrado il cambio di percorso il corridore della Bahrain – Merida è di nuovo tra i migliori al traguardo, con un bel terzo posto al termine di una prova generosa. Classe 1982, il corridore friulano si candida così ad un ruolo di primo piano in questo Trittico delle Ardenne, non solo al servizio di Vincenzo Nibali, ma anche in prima persona, dimostrando di poter ancora dire la sua anche con l’età che avanza.
“L’Amstel è una gara che mi dà grosse emzioni – ci spiega dopo il traguardo – Sono queste emozioni che mi fanno fare i grossi sacrfici per poter essere competitivo. Penso la cosa più bella per un ciclista sia vivere queste emozioni, fino alla fine. Oggi è questo che ho fatto, cercando di divertirmi, soffrendo in bici, ma comunque cercando di divertirmi”.
Sensazioni dunque immutate malgrado i cambiamenti che gli organizzatori hanno già iniziato lo scorso anno, resi ancor più corposi in questa edizione appena corsa. “Il cambio di percorso ha fatto sì che la corsa esplodesse a 60 km dall’arrivo, molto prima rispetto agli anni in cui il Cauberg era giudice ultimo – analizza – È chiaro che così corsa sia molto più spettacolore, molto più aperta a più soluzioni. Ma in fin dei conti sul podio di oggi ci son tre amstel vinte e diversi podi. Forse noi che siamo sul podio siamo quelli che riusciamo a ben interpretare questa corsa”.
Se questa corsa è quella in cui ha sempre dimostrato di potersi esprimere al meglio, il 36enne di Salice è comunque uno specialista delle Ardenne nel suo complesso, con buoni risultati anche nelle corse successive. In una squadra ricca di elementi di primo piano, tra cui ovviamente spicca lo Squalo dello Stretto, Gasparotto spiega comunque che c’è grande coesione e comunione di intenti, con obiettivi precisi per tutti. “Abbiamo una squadra con diverse individualità – conclude – Riuscire a mettere insieme tutte queste individualità e cercare di ottenere il risultato per la squadra è il nostro compito per la settimana. Indubbiamente, la Liegi è la corsa di Nibali, mi auguro che per la Freccia i compagni mi diano una grossa mano“
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